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La progressione dell’oroscopo non è tanto o solo un potente sistema previsionale, ma è uno strumento simbolico atto a disegnare il piano dell’evoluzione dell’individuo nel tempo, ed è tanto più significativa quanto più l’individuo stesso sarà disposto e pronto alla sua personale trasformazione nel superamento delle condizioni karmiche di partenza. Come tale l’oroscopo progresso non sostituisce il tema natale, ma ad esso si accosta, divenendo così sensibile anche ai transiti che avvengono nel periodo di tempo a cui simbolicamente si riferisce.

L’oroscopo progresso diviene il segnale continuo, senza strappi o interruzioni, della progressione-evoluzione dell’individuo, che in esso può trovare uno strumento eccezionale di comprensione delle esigenze di approfondimento, superamento e liberazione, che rappresentano la chiave per vincere i coaguli ed i blocchi insiti nella struttura archetipica del tema natale.
Anche nel TP i pianeti, le case, i segni corrispondono alla normale lettura cosa-dove-come.

L’interpretazione di un Progresso richiede, oltre ad un’attenta valutazione del tema natale, un colloquio diretto, al fine di cogliere i cambiamenti personali nelle loro sfumature, o una conoscenza approfondita della persona, considerando solo gli aspetti precisi, perché solo questi sono legati ai mutamenti interiori e al modo diverso di vivere certe energie. E’ ovvio però che quando 2 pianeti si stanno avvicinando sempre più a formare l’aspetto preciso, bisogna tenerli d’occhio perché la persona può avvertire già 2/3 anni prima stimoli ed esigenze diverse, pur non manifestandole ancora in modo aperto.

Il TP è un mezzo attraverso cui si amplifica, si sviluppa, si aggiusta il tiro, ma la realtà di base è indiscutibile e se una persona non ha avuto modo di elaborarla riconoscendone le potenzialità o le idiosincrasie, non capirà nemmeno le colorazioni successive: tutto quello che avviene dentro e fuori di noi, fa capo al nostro radix!

Punti significativi

Primo fra tutti, il passaggio di segno all’Ascendente e al Mc, che segna, specialmente nei primi gradi, un cambio di assetto che non viene compreso immediatamente, in quanto per stabilizzarsi in sintonia con l’energia nuova che riceve, ha bisogno almeno di 2/3 anni circa. L’As progresso, ora in un segno di corta o di lunga ascensione ci induce a riflettere sulla modalità del nostro comportamento abituale, in quanto il lunghissimo periodo che trascorre in un determinato segno, caratterizza la Persona nel senso junghiano del termine, la nostra “maschera”.

Prendiamo l’esempio di chi nasce con l’As ai primi gradi dello Scorpione, i cui governatori si trovano in aspetto dissonante, ecco che saremo abituati a vedere questo soggetto in soventi crisi esistenziali rispetto all’espressione di sé, con un probabile atteggiamento poco duttile, una certa diffidenza verso il mondo esterno negli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della prima metà della vita, in quanto un As nel segno dello Scorpione progredisce in Sagittario, solo dopo 43 anni! Questo individuo manterrà per sempre il suo As, ma accadrà che dopo i 40 anni circa inizierà a sentire un fremito diverso, si sentirà proiettato verso una maggiore espansione, avrà più desiderio di uscire dal guscio, di comunicare e inizierà a scalpitare, per accorgersi poi, dopo qualche anno, di possedere una modalità diversa nei rapporti con il mondo.

Vedremo così il passaggio dell’As ai primi gradi del Sagittario e magari nell’anno in cui Giove avrà il transito nell’ elemento Fuoco, si verificherà la spinta ad agire in maniera più impulsiva, più fiduciosa, più idealistica, meno diffidente dando carica alle cose che vorrà iniziare, stimolata dall’entusiasmo del Fuoco. Tutto il TN riceverà un impulso diverso e siccome niente avviene per caso, ci accorgeremo di quanti segnali si combineranno nella stessa direzione. L’Ascendente ha a che fare con l’inizio di ogni cosa ed è per questo che la sua progressione assume una così grande importanza

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